Ci sono molti cliché del fantasy moderno, ma in qualche maniera, Riggs riesce a celarli molto bene, portandoti in un mondo frenetico e per nulla statico, fresco e per nulla pesante, cosa che molti fantasy si portano dietro come zavorra. I sentimenti ci sono, non sono però sviolinate adolescenziali, sdolcinate e ripetitive. S i intrecciano storia e tradizione, un momento storico come la seconda guerra mondiale e il nazismo, sentimenti di libertà e repressione, di paura e gioia. Proprio le paure antiche e moderne, si affacciano in questo romanzo, passando quasi inosservate, ma sempre presenti, proprio come quei mostri. Mostri del passato non ancora debellati, mostri che ritornano e che potrebbero seminare di nuovo morte e distruzione. Che differenza fa se abbiano una divisa o denti aguzzi, i mostri sono mostri e ogni tanto divisa e denti aguzzi possono essere anche la stessa cosa.
Consigliatissimo, gran bella lettura.