Visualizzazione post con etichetta Recensione. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Recensione. Mostra tutti i post

domenica 26 luglio 2015

Recensione: La libreria di Penelope Fitzgerald

La libreriaLa libreria by Penelope Fitzgerald
My rating: 2 of 5 stars

Noioso, inconsistente , senza margini , lento. Descrizione quasi nulla e quando c'è é caotica, ed uno stile narrativo lento che scimmiotta ( malissimo) quello inglese di fine 800. Un'ambientazione così vacua da non far capire dove e quando si stesse svolgendo la storia. Brutto, davvero brutto. Non una lettura che consiglierei.

View all my reviews

domenica 16 marzo 2014

Recensione: Nei boschi eterni di Fred Vargas

Nei boschi eterni (Commissaire Adamsberg, #7)Nei boschi eterni by Fred Vargas
My rating: 5 of 5 stars

Come Adamsberg anche io sono molto naif al punto che ho letto tutta la sua saga in maniera caotica, partendo dal centro, andando a ritroso, ritornando avanti per poi finire dove tutto ebbe inizio. Non male , in pieno stile Adamsberg. Fred Vargas è geniale, ti porta dove vuoi, ti fa oscillare fra realtà e incubo, fra sogno e superstizione, fra vita e morte, per tutto il tempo che vuole e come vuole. Parte sempre arrancando, poi è la classica inondazione primaverile che parte da lontano e ti arriva silenziosa addosso in una giornata di sole.
Certo i suoi finali sono quasi sempre forzati, a volte semplici altre un po' troppo empirici e poco pratici, ma in questo momento, al mondo, nessuno scrive thriller polizieschi come lei. Agatha Christie sarebbe fiera di questa francese molto poco simpatica e politicamente molto criticata, ma con un dono innato che nessuno potrà mai toglierle.
Nei Boschi eterni, è l'inizio della saga del commissario Adamsberg. Un crescendo di vicende collegate e scollegate allo stesso tempo. Un intreccio di vite, dolori e morti, più o meno simili tutte legate insieme da un filo invisibile tanto reale quanto onirico e magico. E se pensate che l'orrore o la superstizione siano causa di tutto, potreste alla fine pensare che il vero orrore è solo nella nostra mente e la nostra mente genera i peggiori mostri. Questo libro è da leggere, punto e basta.


View all my reviews

sabato 28 dicembre 2013

Recensione: Le fiabe di Beda il Bardo di J.K. Rowling

Le Fiabe di Beda il BardoLe Fiabe di Beda il Bardo by J.K. Rowling
My rating: 5 of 5 stars

Nonostante sia un libretto scritto per un nobile gesto, questo libro è molto più di quello che sembra. A primo acchito un libro di favole dal punto di vista magico e non "babbano". Ma non sono certo le favole racchiuse nel libro la cosa principale. Mi sono accorto che la spiegazione della morale fiabesca data da "Silente" era molto più interessante delle favole stesse. Ed era probabilmente questo il volere della Rowling quando un po' per diletto un po' per interesse ha scritto le paginette di questa opera legata al magico mondo di Harry Potter. Spostare l'interesse dalla fiaba al racconto "falso ma vero" di Albus Silente, per cui alla seconda favola sembra quasi che esista davvero quel mondo, come spesso accade grazie alla Rowling.
Quest'opera completa tutte le altre ed è impossibile non averla se si è rimasti colpiti piacevolmente da tutta la saga del maghetto di Hogwarts.

View all my reviews

giovedì 24 ottobre 2013

Recensione: Vivere freelance di Luca Panzarella

Vivere freelanceVivere freelance by Luca Panzarella
My rating: 4 of 5 stars

Ottimo libro per chi, come me, si sta avvicinando ad un mondo nuovo, quello dei freelance. Ricco di spunti, idee, aneddoti e tanti tanti links interessanti. Mi aspettavo sinceramente qualcosina in più ma non so neanche io cosa, forse perché é molto condensato in poche pagine e forse perché impostato solo su esperienza personale il che può essere un limite rispetto al tipo di professione di cui tratta il libro.
Lo consiglio in ogni caso perché scritto bene.

View all my reviews

lunedì 21 ottobre 2013

Recensione: La libreria del buon romanzo di Laurence Cossé

La libreria del buon romanzoLa libreria del buon romanzo by Laurence Cossé
My rating: 4 of 5 stars

C'è un po' di tutto in questo romanzo. Vita, morte, desiderio, passione, ingegno,cultura e tanti tanti libri. Tutto sembra essere imperniato sui libri ma non è così. Sullo sfondo di una Parigi romantica ed elitaria, si stagliano le personalità di alcuni dei protagonisti. Elemento fondante non è l'amore per la cultura, ma la paura dei sentimenti. Di quelli che si provano e di quelli che gli altri potrebbero provare nei loro riguardi. La fragilità dei sentimenti che si scontra con la forza d'animo profusa in un sogno più grande quasi ad anestetizzare il passato e il presente, come il cioccolato dopo una brutta giornata.
Una bella avventura romantica ma senza dolcezza, una scintilla di noir e un grido d'allarme. Spesso l'amore non è corrisposto, compreso quello per la buone letture. Ci sarà sempre qualcuno che amerà senza essere amato, ci sarà sempre qualcuno che per superficialità o semplice tornaconto non riuscirà a capire l'amore, ci sarà sempre qualcuno che distruggerà i sogni di un altro. Il romanzo della vita, il più lungo, il più disorganizzato eppure il più bello da scrivere, lasciando ad altri l'onere di leggere e capire.

View all my reviews

mercoledì 12 settembre 2012

Recensione: La straordinaria invenzione di Hugo Cabret di Brian Selznick

Impressionante, una vera droga, non ci si può staccare da quelle pagine neanche con il sonno mentre gli occhi ti si chiudono. Si legge tutto d'un fiato, certo è una favola, ma una favola filosofica, ricca di pensiero, sentimento, molto evocativa. Un misto di illusione e realtà, in cui il cattivo è solo il tempo che passa inesorabile, perchè l'uomo misura sempre tutto, ma il tempo non aspetta e dimentica e ti fa dimenticare fino a sparire. Innocenza, amicizia, fiducia e il tempo sullo sfondo, scandito dal ticchettio degli orologi che funzionano solo grazie all'uomo e se l'uomo non se ne occupa anche il tempo scompare a poco poco. Un piccolo grande capolavoro, con bellissime tavole a matita e tanti spunti interessanti, tanti quanti una bella favola ne riesce sempre e fortunatamente ancora, a dare.