Visualizzazione post con etichetta Narrativa. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Narrativa. Mostra tutti i post

lunedì 11 gennaio 2016

Recensione: Storia di un corpo di D. Pannac ed. Feltrinelli

Storia Di Un CorpoStoria Di Un Corpo by Daniel Pennac
My rating: 5 of 5 stars

Davvero un libro scritto bene ed era inevitabile visto che chi lo ha scritto è Daniel Pennac. Delicato ma profondo, denso come il corpo davvero protagonista. Una sottile angoscia presente dall'inizio che non guasta e che rende reali le varie fasi della vita, con la presenza necessaria della gioia della scoperta e della rinascita di un corpo ad ogni fase della crescita.
Devo ammettere che è un piccolo capolavoro e non sono del tutto convinto che si possa parlare di romanzo. Mentre leggevo, più volte mi sono dovuto fermare a riflettere perché sembrava parlasse di me, poi di un amico, di un parente, di mio padre, di mio nonno. Alla fine ho smesso di dare un viso a quel corpo, perché ho capito che era il corpo di tutti noi.
Ne consiglio vivamente la lettura.

View all my reviews

Recensione: Ti sembra il caso? Schermaglia fra un narratore e un biologo di E. De Luca ed. Feltrinelli

Ti sembra il Caso?: Schermaglia fra un narratore e un biologoTi sembra il Caso?: Schermaglia fra un narratore e un biologo by Erri De Luca
My rating: 5 of 5 stars

Non ho fatto in tempo a collegare i pezzi che subito un libro letto molto tempo fa di Jacques Monod , Il caso e la necessità , aveva gia fatto il suo ingresso fra le lettere dei due protagonisti. Uno scrittore ed un biologo, che invece di sfidarsi come da sempre il mondo umanistico e quello scientifico ha fatto, cercano la convergenza, cercano l'incontro delle scienze, e forse lo trovano.
La convergenza sta nel pensiero, uno scrittore un umanista deve pensare per creare, deve osservare , deve provare , deve avere intuito, deve sviluppare. Un biologo, uno scienziato, deve fare esattamente le stesse cose per arrivare a sviluppare un'idea, a trovare una chiave.
Ho sempre creduto nell'interazione fra tutto i tipi di scienza, perché quando si intersecano più cose , normalmente, si giunge a capolavori. Che siano pagine di un libro o scoperte eccezionali, il caso o la necessita ha voluto che si giungesse alla nascita di qualcosa di speciale.
Mai sottovalutare il pensiero e le sue infinite strade. L'unione è arricchimento, sempre.

View all my reviews

domenica 2 agosto 2015

Recensione: Finzioni di Jorge Luis Borges

FinzioniFinzioni by Jorge Luis Borges


Questa volta mi sono spinto davvero oltre, prova ne é il fatto che mi sia trattenuto dal dare un punteggio ad un opera così profonda, brillante e ambiziosa. Finzioni. Ed alla fine cosa é un libro se non un'astuta finzione. Una storia narrata, un racconto , una leggenda. No, quest' opera di Borges é molto più che una semplice raccolta eterogenea di racconti fantastici, storici, polizieschi. É un'insieme di immensa cultura storico - letteraria , una fucina di invenzioni grammaticali ( tanto da far penare il traduttore) , un condensato di fantasie veritiere o di false verità .

Incredibile e difficilissimo Borges. Ho letto, ma so di non aver compreso. Tuttavia so di aver letto Borges, farò "finta "di aver compreso.

View all my reviews

Recensione: Igiene dell'assassino di Amelie Nothomb

Igiene dell'assassinoIgiene dell'assassino by Amélie Nothomb
My rating: 5 of 5 stars

Nonostante più di un amico lettore mi avesse dissuaso fortemente da leggere Amelie Nothomb e questo libro in particolare, ho trovato incredibilmente brillante Igiene dell'assassino. Un' intervista fra le più inusuali, al limite del grottesco che riesce ad interessare il lettore dopo poche pagine.
Può sembrare assurdo, ma quando in un brano del libro, si parla di libri da mangiare, da interiorizzare, ebbene, non si può non pensare che proprio quest'opera sia una di quelle da dover mangiare, da interpretare bene. Leggere non per leggere , ma leggere per capire. Eppure è così difficile per me, trarre conclusioni rispetto alla trama, che sembra di aver letto solo per leggere e allo stesso tempo, mi sembra di non aver centrato davvero il pensiero dell'autrice.
Perché in gioco ci sono molti sentimenti, e di molti tipi. Amore, morte, sofferenza, estasi, misticismo, cattiveria, ma soprattutto emergono la purezza e l'innocenza tipica dei bambini. Quella del personaggio principale, ormai vecchio, malato e in punto di morte, che nonostante la sua immensa cultura, non riesce a vedere le cose dal punto di vista di un adulto, con coscienza , con maturità, ma con l'indole e il pensiero di un bambino. Il non comprendere cosa sia davvero la morte, le sue conseguenze sugli altri, l'incapacità tipica e innocente che si ha in tenera età, quando non si sa cosa sia la morte, non si capisce cosa sia davvero un assassino, perché si è ancora lontani , troppo lontani dalla vecchiaia e dalle brutture del mondo.
Ecco, non so davvero se abbia o meno capito questo libro, certo è che , quando delle righe su una pagina bianca, fanno riflettere a lungo, significa che ciò che si è letto, forse non morirà con l'ultima pagina.

View all my reviews

sabato 1 agosto 2015

Recensione: La lunga notte del dottor Galvan di Daniel Pennac

La lunga notte del dottor GalvanLa lunga notte del dottor Galvan by Daniel Pennac
My rating: 5 of 5 stars

Mi ero quasi dimenticato di avere questo libro di Pennac, anzi, mi ero quasi dimenticato dell'esistenza di Daniel Pennac e del suo inimitabile ritmo, della sua scrittura fresca, veloce e divertente. Come in tutta la saga del Signor Malaussene, anche in questo racconto possiamo ritrovare tutta la qualità della scrittura di Daniel Pennac. Sullo sfondo di un anonimo ospedale, il classico e intrigante stile sliding doors in cui alla fine è il fato e la complicità di una situazione al limite del grottesco a decidere la vita futura di una persona. Come sempre incredibile Daniel Pennac, in poche righe di un racconto, l'incredibile capacità espressiva di un vero campione.

View all my reviews

venerdì 31 luglio 2015

Recensione: Ventiquattr'ore nella vita di una donna di Stefan Zweig

Ventiquattr'ore nella vita di una donna (Garzanti Grandi Libri)Ventiquattr'ore nella vita di una donna by Stefan Zweig
My rating: 3 of 5 stars

Nonostante sia il solito Zweig, intimo, profondo, intenso, questa volta il racconto mi è sembrato noioso ed a tratti incapace di rendere vivide le immagini che via via lo scrittore descriveva. Piatto nella gestione dell'ambiente circostante, credo, volutamente annebbiato. Per quanto Zweig sappia sempre, in poche righe, descrivere benissimo i sentimenti, questa volta appare troppo veloce e distaccato nel farlo.
Ad ogni modo,Stefan Zweig , bisogna conoscerlo e quindi vale assolutamente la pena, leggere tutte le sue opere.


View all my reviews

Recensione: Cronaca di una morte annunciata di Gabriel Garcia Marquez

Cronaca di una morte annunciataCronaca di una morte annunciata by Gabriel Garcí­a Márquez
My rating: 3 of 5 stars

Gabo è sempre Gabo, ma cronaca di una morte annunciata è quella classica opera che oscilla fra il capolavoro e l'oblio letterario. Mi spiego meglio. La costruzione della storia così sincopata e onirica, ammantano il libro di una strana nebbia, come un sottile velo e le immagini dapprima con un movimento lento, diventano poi frenetiche. La parte migliore del libro è sicuramente quella finale, in cui si fa sempre più pressante l'idea della "morte annunciata"con il classico "fato" che ci mette lo zampino per fare in modo che quello che non doveva accadere poi accade davvero. Capolavoro che va riletto più avanti, perché Gabriel Garcia Marquez è un costruttore di sogni, e spesso i sogni lasciano dubbi. Se si potesse sognare spesso la stessa cosa anche i sogni potrebbero apparire più chiari, per fortuna con i libri si può fare.

View all my reviews

giovedì 30 luglio 2015

Recensione: Il meglio che possa capitare a una brioche di Pablo Tusset

Il meglio che possa capitare a una briocheIl meglio che possa capitare a una brioche by Pablo Tusset
My rating: 4 of 5 stars

Brillante, dissacrante, veloce e sporco. Sembra che Welsh e Tom Robbins abbiano voluto scrivere un libro assieme. E' un noir atipico quello di Tusset, perché a modo suo divertente e addirittura erotico in certi casi. Di sicuro volontariamente grottesco, con un personaggio principale che sembra essere uscito dal Lercio per le sue caratteristiche fisiche/psichiche e da Uno zoo lungo la strada per il contesto in cui si muove. Una lettura diversa dal solito, con un buon ritmo e tante idee ma tutte ben delineate. Consigliato.

View all my reviews

martedì 28 luglio 2015

Recensione: L'altra parte di Alfred Kubin

L'altra parteL'altra parte by Alfred Kubin
My rating: 3 of 5 stars

È uno di quei libri che sembra tagliato con l'accetta precisamente a metà o quasi una prima parte interessante, scorrevole , scritta davvero bene. Una seconda parte decisamente troppo onirica , kafkiana, ma Kafka nacque dopo in tutti i sensi. Non ho ben capito se questa netta divisione abbia o meno un senso logico o sia solo frutto della fantasia malata di Kubin. Sembra che abbia ripercorso tracce della Divina Commedia , partendo dal Paradiso ( entrata nel regno del sogno) , passando per il Purgatorio( una stasi catatonica nel regno) e finendo con l'Inferno ( il totale delirio nel regno del sogno).
Probabile che Kubin abbia iniziato la sua opera sano, ma che l'abbia finita in un momento poco felice della sua vita. Peccato perché per buona parte del racconto questo libro ha rasentato la perfezione.

View all my reviews

Rcensione: Storie di fantasmi per il dopocena di Jerome Kafka Jerome

Storie di fantasmi per il dopocenaStorie di fantasmi per il dopocena by Jerome K. Jerome
My rating: 2 of 5 stars

Raccontino gradevole ma al limite dell'insignificante. Sembra che Kafka si sia preso gioco degli scrittori anglosassoni e dei cliché della loro letteratura e cultura riguardo i classici racconti sui fantasmi e in fondo sembra prendersi gioco anche dei lettori. Ad ogni modo chi ha curato l'ebook meriterebbe di cambiare mestiere per la quantità infinita di refusi che ho trovato.

View all my reviews

lunedì 27 luglio 2015

Recensione: Pallina, La casa Tellier, Plenilunio, La collana, Le sorelle Rondolfi, L'Jorlà di Guy de Maupassant

Pallina­ - La casa Tellier­ - Plenilunio­ - La collana­ - Le sorelle Rondolfi­ - L'HorlàPallina­ - La casa Tellier­ - Plenilunio­ - La collana­ - Le sorelle Rondolfi­ - L'Horlà by Guy de Maupassant
My rating: 4 of 5 stars

Che strano, poco prima dell'ultimo racconto , Le Horlà, avevo creduto ci fosse un filo logico che legava tutta la raccolta di racconti, ovvero la prostituzione. Si, perché in ognuno dei primi quattro racconti di Maupassant in questa edizione, è proprio la "donnaccia" il fulcro centrale. Debole, forte, altruista, allegra,triste, ricca, povera, bella , brutta insomma, tutte le sfaccettature della donna di comodo di quei tempi. Con tutte le frivolezze, le debolezze, le volgarità e le frustrazioni che quel periodo storico poteva arrecare ad una donna che svolgesse il mestiere più antico del mondo. Poi di punto in bianco Le Horlà, che quasi fa da contraltare ai racconti precedenti, l'apoteosi della solitudine, la sensazione di morte, l'oppressione, la tristezza. Nessuna frivolezza, anzi paura e aridità, pazzia e oscurità. L'esatto opposto di ciò che una prostituta di solito riusciva a dare, che andava ben oltre la perversione o l'aspetto puramente sessuale, ma anche la compagnia, attimi di allegria e intimità , l'annullamento proprio di quella solitudine che crea fantasmi, malumori, che non da gioia. Maupassant è Maupassant e non gli si può dare un voto. Le quattro stelline vanno a chi ha confezionato questa raccolta di racconti, con la speranza che l'intento fosse proprio quello di portare il lettore ad assaporare la gioiosa compagnia della donna, per poi mettere in risalto quanto l'uomo possa sprofondare nella solitudine senza di essa.

View all my reviews

domenica 26 luglio 2015

Recensione: La libreria di Penelope Fitzgerald

La libreriaLa libreria by Penelope Fitzgerald
My rating: 2 of 5 stars

Noioso, inconsistente , senza margini , lento. Descrizione quasi nulla e quando c'è é caotica, ed uno stile narrativo lento che scimmiotta ( malissimo) quello inglese di fine 800. Un'ambientazione così vacua da non far capire dove e quando si stesse svolgendo la storia. Brutto, davvero brutto. Non una lettura che consiglierei.

View all my reviews

sabato 1 febbraio 2014

Recensione: Gesù è nato a Napoli. La mia storia del presepe di L. De Crescenzo

Gesù è nato a Napoli. La mia storia del presepeGesù è nato a Napoli. La mia storia del presepe by Luciano De Crescenzo
My rating: 3 of 5 stars

L'ingegnere- filosofo è sempre il massimo, anche in un breve libro non certo all'altezza dei precedenti. Riesce comunque a colmare lacune culturali, storiche, filosofiche e folkloristiche dei molti suoi lettori accaniti. Grazie a piccoli passaggi a cavallo fra rivisitazione teologica e filosofia moderna spiega tante cose sul presepe ma ne spiega fra le righe tante altre sulla religione più praticata in Italia. Fra fede, credenze popolari e sano realismo ateo , un libro interessante purtroppo corto e poco approfondito. Che peccato, ma immancabile per i fedelissimi di Luciano De Crescenzo.

View all my reviews

martedì 21 gennaio 2014

Recensione: L'imprevedibile viaggio di Harold Fry di Rachel Joyce

L'imprevedibile viaggio di Harold FryL'imprevedibile viaggio di Harold Fry by Rachel Joyce
My rating: 5 of 5 stars

Con semplicità disarmante la Joyce porta il lettore in un on the road spirituale dove il viaggio e l'espiazione ripercorrono i sentieri letterari del passato. Talmente tanti sono gli spunti di riflessione che sembra di aver letto più di un libro. C'é tutto in questa storia. La vita, la morte, la felicità , la tristezza, il cambiamento, l'amicizia, l'amore. La riscoperta di desideri sepolti, una nuova speranza, la vita che finisce per alcuni, mentre inizia una seconda fase per altri. Una lettura semplice e profonda, che  porta il lettore a pensare alla vita sempre e comunque con positività. Un libro scritto in modo magistrale che regala serenità e fa riflettere davvero tanto.

View all my reviews

sabato 28 dicembre 2013

Recensione: L'uomo che piantava gli alberi di Jean Giono

L'uomo che piantava gli alberiL'uomo che piantava gli alberi by Jean Giono
My rating: 5 of 5 stars

Non è una favola, ma una vera e propria narrazione, un inno alla libertà, intesa come forza creatrice, che promuove e non fine a se stessa. Libertà che non è ozio ma creazione e rivoluzione. Ma è anche un inno alla propria famiglia, alle proprie origini, alla voglia di diversità ed avversione per le ipocrisie. Un ottima lettura che seppur breve non è culturalmente riduttiva, anzi innesca meccanismi mentali positivi, aprendo come con una chiave pensieri ed emozioni chiuse in noi stessi da chissà quanto tempo.

View all my reviews

giovedì 24 ottobre 2013

Recensione: il delitto di compare Boniface di Guy de Maupassant

Il Delitto di compare Boniface Il Delitto di compare Boniface by Guy de Maupassant
My rating: 5 of 5 stars

Ogni volta che leggo Guy de Maupassant capisco la differenza abissale che passa fra uno "Scrittore" e uno "scrittore"...
Maupassant come un pittore in un raptus di creatività, faceva schizzi di vita quotidiana, cronaca mondana ma anche intima, piccole sfumature di normalità mai banale. Traeva il meglio da ciò che lo circondava, da quello che gli accadeva o che accadeva ad altri. Non infarciva le sue opere di mille pagine, non coloriva più di tanto i suoi dialoghi. Asciutto, diretto e con tutto ciò creativo. Leggete Maupasant perchè non ve ne pentirete.

View all my reviews

mercoledì 23 ottobre 2013

Recensione: Non solo a Natale di Roddy Doyle

Non solo a NataleNon solo a Natale by Roddy Doyle
My rating: 5 of 5 stars

La genialità di Roddy Doyle non ha limiti. La sua semplicità è pari alla sua grandezza. In poche pagine il sunto della vita di molti di noi. Tutti quelli che per orgoglio o testardaggine rinnegano amicizie, fratelli e sorelle o amori.
Quell attimo in cui capiamo quanta stupidità circonda le nostre vite e i nostri pensieri. L'attimo in cui si ha la paura di perdere qualcosa di caro e di voler tornare indietro, l'attimo in cui dissapori e ricordi brutti vengono superati. Il presente è unico e irripetibile. Di passato spesso si muore. Vivere il presente significa avere un futuro. 75 pagine e tante riflessioni da fare.

View all my reviews

martedì 22 ottobre 2013

Recensione: La gita di mezzanotte di Roddy Doyle

La gita di mezzanotteLa gita di mezzanotte by Roddy Doyle
My rating: 5 of 5 stars

Pochi sono gli scrittori che annovero sotto la categoria "genio" e Roddy Doyle ne fa sicuramente parte.Anche stavolta, mi ha avvolto, imbrigliato e meravigliato come la maggior parte delle volte riesce a fare. Avendo già letto altri libri di Doyle, mi riesce davvero difficile capire il suo genere ed al pari di altri "geni" è proprio questa sua continua ricerca e questa duttilità artistica a piacermi. In questo caso parliamo di una storia delicata, al limite fra fantasia e memoria, una ricerca dell'amore incompiuto quello che può solo appartenere ad una mamma per il proprio figlio. Quell'amore che va oltre, oltre anche la morte e che si ripete nei secoli in un loop infinito.
Questa volta Doyle,gestisce il tutto con una delicatezza sorprendente e riesce a far riflettere il lettore in poche ma significative pagine.
Consigliatissimo.

View all my reviews

venerdì 31 agosto 2012

Recensione: Tutto quello che avremmo potuto essere io e te se non fossimo stati io e te ed. Salani

More about Tutto quello che avremmo potuto essere io e te se non fossimo stati io e teUn pizzico di mistero, un futuro neanche troppo lontano dal nostro e forse già tra noi, una velata malinconia e un continuo collegamento alla sessualità. 
Questo romanzo molto leggero e facile da leggere , è davvero troppo leggero, quasi una meteora. Non che io sia contro la scrittura scorrevole, asciutta o ai libri brevi, anzi, sono la mia passione, ma questo vola via troppo in fretta per essere preso sul serio. 
La faccio breve anche io, non mi è piaciuto granché. L'ho trovato povero, inconsistente e neanche tanto interessante. 
Mi aspettavo qualcosa di diverso e molto di più. Troppe aspettative, forse da rileggere, ma la mia impressione per ora è che Espinosa non abbia osato, in netta controtendenza rispetto a molti concetti da lui espressi nel libro stesso. Rimandato a settembre.



Brossura 190 Pagine / Edizione: 1 / ISBN-10: 8862564325 / ISBN-13: 9788862564328 / Editore: Salani

mercoledì 29 agosto 2012

Recensione: Fantasmagonia ed. Einaudi

More about FantasmagoniaImbarazzante. Avrei potuto mettere anche 3 stelle ma era come mentirsi. Il titolo è fuorviante ed in parte anche la sinossi, il tema è aleatorio, racconti di varie lunghezze, collegati solo dal tipo di scrittura sincopata, classicheggiante e caotica dell'autore. Sono sicuro che è tutto voluto ma al tempo stesso non credo sia un'opera riuscita. Un lavoro presuntuoso, altezzoso, di difficile comprensione e tendente al filosofico senza averne a mio avviso nessuna base. Difficilmente sono così lapidario, ma non credo sia una lettura che consiglierei. Tuttavia va riletto, interpretato e approfondito, ma da un libro ci si aspetta anche immediatezza che non è superficialità e passatempo che non è ignoranza.





Copertina rigida 155 Pagine / Edizione: 1 / ISBN-10: 8806209558 / ISBN-13: 9788806209551 / Editore: Einaudi