sabato 1 agosto 2015

Recensione: La lunga notte del dottor Galvan di Daniel Pennac

La lunga notte del dottor GalvanLa lunga notte del dottor Galvan by Daniel Pennac
My rating: 5 of 5 stars

Mi ero quasi dimenticato di avere questo libro di Pennac, anzi, mi ero quasi dimenticato dell'esistenza di Daniel Pennac e del suo inimitabile ritmo, della sua scrittura fresca, veloce e divertente. Come in tutta la saga del Signor Malaussene, anche in questo racconto possiamo ritrovare tutta la qualità della scrittura di Daniel Pennac. Sullo sfondo di un anonimo ospedale, il classico e intrigante stile sliding doors in cui alla fine è il fato e la complicità di una situazione al limite del grottesco a decidere la vita futura di una persona. Come sempre incredibile Daniel Pennac, in poche righe di un racconto, l'incredibile capacità espressiva di un vero campione.

View all my reviews

venerdì 31 luglio 2015

Recensione: Ventiquattr'ore nella vita di una donna di Stefan Zweig

Ventiquattr'ore nella vita di una donna (Garzanti Grandi Libri)Ventiquattr'ore nella vita di una donna by Stefan Zweig
My rating: 3 of 5 stars

Nonostante sia il solito Zweig, intimo, profondo, intenso, questa volta il racconto mi è sembrato noioso ed a tratti incapace di rendere vivide le immagini che via via lo scrittore descriveva. Piatto nella gestione dell'ambiente circostante, credo, volutamente annebbiato. Per quanto Zweig sappia sempre, in poche righe, descrivere benissimo i sentimenti, questa volta appare troppo veloce e distaccato nel farlo.
Ad ogni modo,Stefan Zweig , bisogna conoscerlo e quindi vale assolutamente la pena, leggere tutte le sue opere.


View all my reviews

Recensione: Cronaca di una morte annunciata di Gabriel Garcia Marquez

Cronaca di una morte annunciataCronaca di una morte annunciata by Gabriel Garcí­a Márquez
My rating: 3 of 5 stars

Gabo è sempre Gabo, ma cronaca di una morte annunciata è quella classica opera che oscilla fra il capolavoro e l'oblio letterario. Mi spiego meglio. La costruzione della storia così sincopata e onirica, ammantano il libro di una strana nebbia, come un sottile velo e le immagini dapprima con un movimento lento, diventano poi frenetiche. La parte migliore del libro è sicuramente quella finale, in cui si fa sempre più pressante l'idea della "morte annunciata"con il classico "fato" che ci mette lo zampino per fare in modo che quello che non doveva accadere poi accade davvero. Capolavoro che va riletto più avanti, perché Gabriel Garcia Marquez è un costruttore di sogni, e spesso i sogni lasciano dubbi. Se si potesse sognare spesso la stessa cosa anche i sogni potrebbero apparire più chiari, per fortuna con i libri si può fare.

View all my reviews