giovedì 30 agosto 2012

Recensione: Mr Jones e lo zoo della torre di Londra ed. Corbaccio

More about Mr Jones e lo zoo della torre di LondraLa Stuart non è McCall Smith e neanche Ian Sansom, ma sinceramente mi aspettavo di più da questo romanzo. Geniale anche se improbabile l'ambientazione, la storia scorre lenta ed a tratti superficiale. Parti a cui si doveva e poteva dare più risalto, sembrano scritte di corsa e banalizzate, altre invece rispecchiano la voglia dell'autrice di rendere il tutto brillante avendo da parte del lettore, forse la reazione opposta. 
Non mi ha colpito positivamente, anzi, c'è stata più di una volta durante la lettura, la voglia di abbandonare tutto. Nonostante ci siano buone intuizioni e una profondità notevole in alcuni momenti, non riesco a dare la sufficienza al libro e non riesco neanche a consigliarlo ovviamente. Una piccola delusione.



Copertina rigida 255 Pagine / Edizione: 1 / ISBN-10: 8863800820 / ISBN-13: 9788863800821 / Editore: Corbaccio

Recensione: 120, rue de la Gare ed. Editori Riuniti

More about 120, rue de la GareSe amate i gialli attempati, questo libro fa al caso vostro. Se amate Fred Vargas, questo libro fa sempre più al caso vostro. E se tutto ciò non bastasse, aggiungo che è davvero un gran bel libro. Arrivato tardi nelle librerie non francesi, Leo Malet è l'incarnazione del noir. Il suo personaggio principale, Dinamite Burma è un antenato del Commissario Adamsberg della Vargas. La storia ambientata nella Francia occupata dai nazisti, è scorrevole, emozionante e con quella sottile ironia e quella giusta dose di sarcasmo che trasformano questo giallo, in una storia intrigante fino alla fine e nello stesso tempo leggera e appassionante. Se non conoscete ancora Leo Malet, è arrivata l'ora di conoscerlo.



Brossura: 194 Pagine / ISBN-10: 8835941245 / ISBN-13: 9788835941248 / Editore: Editori Riuniti

mercoledì 29 agosto 2012

Recensione: American Gods ed. Mondadori

More about American GodsNon è da molto che leggo Neil Gaiman, ma da subito è diventato uno dei miei autori preferiti. American Gods è un romanzo molto profondo. Come spesso accade con Gaiman dietro l'alone di mistero in salsa fantasy, si celano sempre intuizioni brillanti e sensazioni forti. 
Non è un libro normale e quindi anche la recensione non deve essere normale. Della caratterizzazione dei personaggi o dei luoghi per questa volta non me ne i porta nulla. Importa invece del contenuto della trama, fitta di dialoghi, onirica ma maledettamente aderente alla realtà. E' infatti il tradimento il vero protagonista del romanzo. Passa quindi in secondo piano tutto. Amore tradito, amicizia tradita, ma in ogni caso sempre un alto senso del rispetto anche in condizioni in cui forse non se ne dovrebbe avere. 
Dei antichi, dei nuovi. Fatti di sacrifici. Di sangue, di vita vissuta male, di non-vita. Si è morti anche senza essere morti, e si può essere molto vivi anche in punto di morte. Come spesso accade , Gaiman semina indizi, anche per futuri libri, tutto si miscela. Il cattivo diventa buono, il buono diventa il cattivo, la morte diventa vita e la vita diventa morte. Non è mai evidente dove inizia la fantasia e finisce la realtà e viceversa. Ed è questa la grandezza di Gaiman, grazie al quale, una volta finito un suo libro, dentro di te rimane il desiderio che in parte qualcosa sia vera per cui non resta che leggere ancora, leggere ancora Gaiman , abbandonandosi nel suo mondo, un mondo fatto di stranezze ed irrealtà, che incontriamo giornalmente nella vita reale senza riconoscerle perché noi sappiamo guardare "dietro le quinte" troppo impegnati ad essere sul palco a recitare la nostra vita che poi è quasi sempre quella di un altro.



Brossura 523 Pagine / Edizione: 1 / ISBN-10: 8804520833 / ISBN-13: 9788804520832 / Editore: A. Mondadori