Leggere questo libro non fa altro che rinnovare il dolore che si prova vedendo il nostro paese e il nostro meridione stordito e succube di passività e malavita. All'inizio sorridi, alla fine mastichi amaro. Lettura consigliata.
sabato 1 settembre 2012
Recensione: Se Steve Jobs fosse nato a Napoli ed. Sperling & Kupfer
Leggere questo libro non fa altro che rinnovare il dolore che si prova vedendo il nostro paese e il nostro meridione stordito e succube di passività e malavita. All'inizio sorridi, alla fine mastichi amaro. Lettura consigliata.
Recensione: 44 Scotland Street ed. TEA
Qualche pecca c'è sparsa qua e la, un senso di indeterminatezza, con qualche parte del romanzo spezzata o meglio insoluta, ma pensandoci meglio, forse è proprio questo che lo scrittore vuol far trasparire dalle sue parole. la mancanza di una vera conclusione, di una vera realizzazione da parte di tutti i personaggi.
Una mancanza di realizzazione che non significa per forza aver perso la battaglia della vita, l'importante è prendere tutto con filosofia, voltare pagina, e sperare in un futuro migliore.
Recensione: La biblioteca degli incubi ed. Newton Compton
Peccato, sono sinceramente insoddisfatto. Qualche buona idea sparsa qua e la ma nulla di più.
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